Affidati al Dott. De Angelis e alla sua esperienza ventennale nella Terapia Breve Strategica e rapida per risolvere rapidamente qualsiasi problematica collegata alla paura di volare presso lo studo di Terni.
Nella classifica delle forme moderne dei disturbi fobici, la monofobia più frequente è espressione della evoluzione dei tempi, poiché fino a pochi decenni orsono non poteva sussistere.
La paura di prendere l'aereo si manifesta in concomitanza con il fatto che questo mezzo di trasporto oggi è il più efficiente e popolare veicolo per i viaggi verso destinazioni lontane. Appare altresì evidente che questa forma di paura possa essere ritenuta decisamente più ragionevole di tante altre, in quanto riferita ad una modalità innaturale di rapporto con lo spazio. Inoltre, ad essa si abbina un'altra ben nota forma di paura, l'acrofobia, ovvero la paura dell' altezza. A queste due prerogative si deve aggiungere anche la terza componente relativa a possibili incidenti o attentati che nell'immaginario collettivo rappresentano una minaccia costante durante l'esperienza del volo aereo.
A questo riguardo, le statistiche che mostrano come volare sia di gran lunga meno rischioso che viaggiare in auto servono a ben poco. Inoltre, l'aereo, essendo uno spazio ristretto e dal quale è impossibile uscire a piacimento, espone anche alla sensazione di essere imprigionati. Tale caratteristica innesca in chi ne è sensibile un'altra forma di paura frequente: la claustrofobia, il terrore di rimanere in spazi ristretti dai quali è impossibile uscire rapidamente.
Credo che, a questo punto, possa essere decisamente chiaro perchè la paura di volare rappresenti la più frequente tra le monofobie: essa somma quattro tipologie di esperienza possibilmente minacciose. Si deve considerare tuttavia che nella maggioranza dei casi questa singola paura rimane una percezione fobica isolata, che raramente conduce a forme generalizzate di disturbo da panico. In altri termini, chi soffre di paura di volare può mantenere tale handicap senza che questo si estenda ad altre aree della sua vita. Pertanto la sua proprietà invalidante è limitata, in quanto si può vivere bene anche senza volare.
Da non sottovalutare, poi, è il fatto che il trattamento del panico da aereo risulta più facile di quello rivolto a forme generalizzate di disturbo fobico ( Nardone 2003).
Grazie ad un protocollo specifico di trattamento, messo a punto dal Professor Nardone e dai suoi collaboratori, ci si può liberare da questa limitazione in tempi brevi e degustarsi il piacere di poter visitare paradisi lontani, da sempre sognati. “Viviamo nella paura ed è così che non viviamo” ( Gotoyama Buddha).